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Alla scoperta del benessere digitale

Nell’epoca del digitale tutto è cambiato, ed è cambiato, almeno sulla carta, in meglio. Abbiamo annullato le distanze, fisiche e culturali, perché si è più veloci, immediati e “in diretta”; abbiamo semplificato protocolli e procedure, perché tutto avviene online; abbiamo moltiplicato e trasformato emozioni, legami e affetti grazie a nuovi strumenti di connessione, che annullano lo spazio e il tempo in un click.

Ed è cambiato, ovviamente, anche il nostro modo di lavorare. Siamo più veloci e produttivi, grazie a strumenti preziosi come social ed e-mail, assistenti virtuali e decine di device digitali. Siamo connessi o, meglio, iperconnessi: possiamo fare molto di più in meno tempo. Stiamo, perciò, meglio. O no?

Secondo Alessio Carciofi, non è così. Ospite della terza puntata di Piacere, Sojasun! Alessio è docente universitario, autore ed esperto di digital wellbeing, ovvero di come vivere un rapporto sereno e positivo con i nuovi device digitali. Smartphone, computer e il web più in generale sono strumenti meravigliosi e utilissimi ma, avverte, bisogna cercare di utilizzarli con attenzione, perché a lungo andare potrebbero essere – e molte volte sono –tossici. Proprio come l’abuso di alcuni alimenti o abitudini sbagliate a tavola.

 

Che cos’è il Digital Detox?

Per questo è necessario ripensare le nostre abitudini e ‘disintossicarci’ da un rapporto sregolato con l’online e il virtuale: “Spesso, per esempio, utilizziamo il telefono appena svegli” dice Alessio “annullando, così, l’effetto benefico del riposo che abbiamo appena concluso. La ricarica che il sonno ci ha dato viene completamente cancellata dalla nostra concentrazione sul telefono”, la nostra soglia d’attenzione compromessa così come il nostro benessere psicofisico. È necessario recuperare un rapporto migliore con il digitale e, per farlo, ci viene in soccorso il digital detox.

“Digital Detox vuol dire avere una relazione sana, solida e sostenibile con i device che utilizziamo ogni giorno” evitando così di lasciarci fagocitare da un circolo vizioso in cui i nostri ritmi – e i nostri bioritmi – vengano invasi dal mondo digitale così tanto da esserne snaturati.

1. Ogni device al suo posto, un posto per ogni device!

Gli strumenti digitali che utilizziamo ogni giorno sono, appunto, strumenti, e per questo vanno utilizzati nei luoghi opportuni, ovvero negli spazi di lavoro. Mai rispondere alle e-mail dalla camera da letto, o condurre una video call con i colleghi dalla cucina. Si rischia di annullare il confine tra spazio privato e spazio di lavoro, e di ridurre così la qualità della concentrazione.

 

2. Non perdere di vista le priorità

Riceviamo ogni giorno moltissime richieste e task e si rischia di percepirle come tutte urgentissime. Ma lo sono davvero? Prendiamoci il tempo per riflettere e capire cosa va fatto prima, perché davvero urgente, e cosa dopo. Impariamo a riflettere per non subire le “pressioni” del qui e ora digitale.

 

3. Siamo ciò che digitiamo

Così come il rapporto con l’alimentazione, anche quello col digitale condiziona il nostro benessere, e profondamente. Nutrire il nostro corpo con ingredienti corretti ci aiuta a stare meglio, così come scegliere ritmi e contenuti adeguati ai nostri bioritmi e alla nostra soglia d’attenzione ci rende più lucidi e produttivi. Impariamo a trattare il nostro rapporto con il digitale come se creassimo una ricetta, equilibrando perciò gli ingredienti.

 

4. Elimina le notifiche

O almeno riducile, perché interrompono la nostra concentrazione distraendoci, portandoci a lavorare male, a procrastinare e, a fine giornata, a trovarci con una To Do list lunghissima.

La ricetta

Per Alessio Davide prepara una ricetta velocissima, semplice e nutriente, da gustare come dessert o durante una pausa:Pudding ai semi di chia con Senza Zucchero Banana e Passion Fruit Sojasun.

Ingredienti (per 1 persona)

2 cucchiai di semi di chia
1 vasetto di Senza Zucchero Banana e Passion fruit Sojasun
100 ml di Bevanda di Soia naturale Sojasun
Frutta fresca (a piacere)

Preparazione

Il nostro pudding si prepara con grande facilità e richiede pochissime operazioni. Per cominciare mescola bene tutti gli ingredienti in un bicchiere e lascia riposare almeno 30 minuti o, se si preferisce, la sera per l’indomani. Quando i semi di chia si sono gonfiati completa con frutta fresca a piacere.

Nell’epoca del digitale tutto è cambiato, ed è cambiato, almeno sulla carta, in meglio. Abbiamo annullato le distanze, fisiche e culturali, perché si è più veloci, immediati e “in diretta”; abbiamo semplificato protocolli e procedure, perché tutto avviene online; abbiamo moltiplicato e trasformato emozioni, legami e affetti grazie a nuovi strumenti di connessione, che annullano lo spazio e il tempo in un click.

Ed è cambiato, ovviamente, anche il nostro modo di lavorare. Siamo più veloci e produttivi, grazie a strumenti preziosi come social ed e-mail, assistenti virtuali e decine di device digitali. Siamo connessi o, meglio, iperconnessi: possiamo fare molto di più in meno tempo. Stiamo, perciò, meglio. O no?

Secondo Alessio Carciofi, non è così. Ospite della terza puntata di Piacere, Sojasun! Alessio è docente universitario, autore ed esperto di digital wellbeing, ovvero di come vivere un rapporto sereno e positivo con i nuovi device digitali. Smartphone, computer e il web più in generale sono strumenti meravigliosi e utilissimi ma, avverte, bisogna cercare di utilizzarli con attenzione, perché a lungo andare potrebbero essere – e molte volte sono –tossici. Proprio come l’abuso di alcuni alimenti o abitudini sbagliate a tavola.

 

Che cos’è il Digital Detox?

Per questo è necessario ripensare le nostre abitudini e ‘disintossicarci’ da un rapporto sregolato con l’online e il virtuale: “Spesso, per esempio, utilizziamo il telefono appena svegli” dice Alessio “annullando, così, l’effetto benefico del riposo che abbiamo appena concluso. La ricarica che il sonno ci ha dato viene completamente cancellata dalla nostra concentrazione sul telefono”, la nostra soglia d’attenzione compromessa così come il nostro benessere psicofisico. È necessario recuperare un rapporto migliore con il digitale e, per farlo, ci viene in soccorso il digital detox.

“Digital Detox vuol dire avere una relazione sana, solida e sostenibile con i device che utilizziamo ogni giorno” evitando così di lasciarci fagocitare da un circolo vizioso in cui i nostri ritmi – e i nostri bioritmi – vengano invasi dal mondo digitale così tanto da esserne snaturati.

1. Ogni device al suo posto, un posto per ogni device!

Gli strumenti digitali che utilizziamo ogni giorno sono, appunto, strumenti, e per questo vanno utilizzati nei luoghi opportuni, ovvero negli spazi di lavoro. Mai rispondere alle e-mail dalla camera da letto, o condurre una video call con i colleghi dalla cucina. Si rischia di annullare il confine tra spazio privato e spazio di lavoro, e di ridurre così la qualità della concentrazione.

 

2. Non perdere di vista le priorità

Riceviamo ogni giorno moltissime richieste e task e si rischia di percepirle come tutte urgentissime. Ma lo sono davvero? Prendiamoci il tempo per riflettere e capire cosa va fatto prima, perché davvero urgente, e cosa dopo. Impariamo a riflettere per non subire le “pressioni” del qui e ora digitale.

 

3. Siamo ciò che digitiamo

Così come il rapporto con l’alimentazione, anche quello col digitale condiziona il nostro benessere, e profondamente. Nutrire il nostro corpo con ingredienti corretti ci aiuta a stare meglio, così come scegliere ritmi e contenuti adeguati ai nostri bioritmi e alla nostra soglia d’attenzione ci rende più lucidi e produttivi. Impariamo a trattare il nostro rapporto con il digitale come se creassimo una ricetta, equilibrando perciò gli ingredienti.

 

4. Elimina le notifiche

O almeno riducile, perché interrompono la nostra concentrazione distraendoci, portandoci a lavorare male, a procrastinare e, a fine giornata, a trovarci con una To Do list lunghissima.

La ricetta

Per Alessio Davide prepara una ricetta velocissima, semplice e nutriente, da gustare come dessert o durante una pausa:Pudding ai semi di chia con Senza Zucchero Banana e Passion Fruit Sojasun.

Ingredienti (per 1 persona)

2 cucchiai di semi di chia
1 vasetto di Senza Zucchero Banana e Passion fruit Sojasun
100 ml di Bevanda di Soia naturale Sojasun
Frutta fresca (a piacere)

Preparazione

Il nostro pudding si prepara con grande facilità e richiede pochissime operazioni. Per cominciare mescola bene tutti gli ingredienti in un bicchiere e lascia riposare almeno 30 minuti o, se si preferisce, la sera per l’indomani. Quando i semi di chia si sono gonfiati completa con frutta fresca a piacere.

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